Patente a punti
Ogni titolare di patente ha in dotazione 20 punti. Se si commettono infrazioni al codice stradale di una certa gravità, oltre ad una sanzione amministrativa e ad un eventuale provvedimento sulla patente o sulla carta di circolazione è prevista la decurtazione di un certo numero di punti.
Chi esaurisce tutti i punti deve rifare gli esami per la patente (revisione). Chi commette infrazioni, ma nei due anni successivi non ne commette altre comportanti la decurtazione, ha il reintegro completo dei 20 punti. Chi non commette nessuna infrazione, ad ogni biennio avrà due punti in più, fino ad un massimo di 30 punti complessivi.
Chi commette più infrazioni in una volta sola, può perdere al massimo 15 punti, purché un'infrazione non comporti la sospensione o revoca della patente. È la comunicazione del CED (Centro Elaborazione Dati) del Ministero dei Trasporti, che comunica ufficialmente la decurtazione dei punti, e che autorizza alla frequenza di un corso di recupero:
- il corso rivolto ai titolari di patente di macro-categoria A e B dura 12 ore e permette di
ottenere massimo 6 punti, arrivando ad un massimo di 20 punti
- il corso rivolto ai titolari di patente di macro-categoria C, D, CE, DE, KA e KB dura 18 ore e
permette di ottenere massimo 9 punti arrivando ad un massimo di 20 punti;
- il corso rivolto ai titolari di CQC dura 20 ore e permette di ottenere massimo 9 punti,
arrivando ad un massimo di 20.
Il reintegro dei punti decorre dalla data di rilascio dell'attestato di frequenza al corso.
La legge 120/2010 ha previsto, a breve, l'obbligo di un esame al termine del corso. Al momento
però non si sa nulla di preciso.
Neopatentati
Per le patenti rilasciate successivamente al 1 ottobre 2003 a soggetti che non siano già titolari di
altra patente di categoria B o superiore, i punti riportati nella tabella allegata all'art. 126 bis, per
ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre
anni dal rilascio.